La storia della stregoneria è un campo interdisciplinare che comprende una gamma di antropologia, storia, teologia e folklore. Il suo scopo è comprendere le credenze, le pratiche e i contesti culturali associati alla stregoneria. Nel corso della storia, la stregoneria ha avuto una presenza preminente nelle società europee, manifestandosi in diverse forme che vanno dalla magia popolare di base alle intricate pratiche rituali. Esplorare la storia della stregoneria non solo fa luce sulla natura duratura delle credenze e delle pratiche umane, ma sottolinea anche l’intricata interazione tra queste pratiche e gli ambienti socio-culturali e storici che le plasmano.
Origini della stregoneria in Europa
Sin dai tempi antichi, la pratica della magia è stata profondamente radicata nella cultura e nella tradizione europea. A quei tempi, le pratiche magiche erano strettamente legate a credenze e pratiche religiose. Si pensava che i leader spirituali di quel tempo avessero il potere di manipolare il mondo degli spiriti attraverso le loro abilità magiche.
Tuttavia, con l’ascesa del cristianesimo, le credenze pagane furono gradualmente soppresse e la magia fu vista come una pratica malvagia associata al diavolo che doveva essere sradicata. Durante il tardo medioevo e la prima età moderna, iniziò a prendere forma il concetto di stregoneria così come lo conosciamo oggi.
I processi alle streghe: echi di persecuzioni e isteria di massa
I processi alle streghe furono un periodo oscuro della storia segnato da intense persecuzioni e isteria. Durò dalla fine del XV secolo all’inizio del XVIII secolo e provocò l’accusa e l’esecuzione di migliaia di persone, per lo più donne.
Le ragioni alla base dei processi alle streghe sono complesse e sfaccettate. Tuttavia, si ritiene che diversi fattori vi abbiano contribuito.
Uno dei fattori principali era la paura del diavolo e la sua presunta influenza sul mondo. La Chiesa insegnava che il diavolo era una forza potente e malvagia che cercava costantemente di corrompere e distruggere l’umanità. Questa convinzione rendeva le persone più suscettibili all’idea che le streghe fossero in combutta con il diavolo e stessero lavorando per compiere le sue azioni malvagie.
Un altro fattore è stato lo sconvolgimento sociale ed economico in atto in Europa. Il sistema feudale stava cedendo il passo a un’economia più capitalista e di mercato, che portava nuove tensioni sociali e disuguaglianze. I processi alle streghe possono essere visti come un modo per capro espiatorio coloro che erano visti come estranei o minacce all’ordine sociale.
Un terzo fattore fu l’influenza della Riforma protestante. I processi alle streghe possono essere visti come un modo per rafforzare l’ortodossia cattolica e demonizzare il protestantesimo.
Nonostante questi fattori, gli studiosi discutono ancora sulle origini della stregoneria in Europa. Alcuni sostengono che sia stato un fenomeno puramente europeo, mentre altri indicano credenze e pratiche simili in altre culture in tutto il mondo. Alcuni credono che la stregoneria sia stata una reazione all’oppressione e all’emarginazione delle donne nella società europea, un modo per loro di ottenere una certa misura di potere e autonomia.
Durante l’Illuminismo nel XVIII secolo, l’Europa conobbe uno spostamento verso il razionalismo e la ricerca scientifica. Di conseguenza, i processi alle streghe cominciarono a essere visti come un ricordo del passato e la validità delle accuse contro gli accusati di stregoneria venne esaminata.
Nonostante ciò, le epidemie di processi alle streghe continuarono sporadicamente in tutta Europa fino al XIX secolo. Nel XIX secolo, gli studiosi si interessarono maggiormente alla storia della stregoneria e iniziarono a raccogliere storie e leggende sulle streghe. Hanno esaminato come la stregoneria fosse stata rappresentata nella letteratura e nell’arte nel corso dei secoli.
Nel XX secolo, lo studio della stregoneria è diventato più interdisciplinare, attingendo alle intuizioni della psicologia, dell’antropologia e della teoria femminista. Gli studiosi iniziarono a mettere in discussione la narrativa tradizionale dei processi alle streghe e ad esplorare i modi in cui il genere, il potere e l’identità sociale erano implicati nella caccia alle streghe.
Europa centrale
L’Europa centrale, che comprende l’attuale Germania, Austria, Svizzera e Repubblica Ceca, ha vissuto alcuni dei processi alle streghe più intensi della storia europea. All’incirca tra il XVI e il XVII secolo, questa regione ha assistito a un’ondata significativa di cacce alle streghe.
Le radici della caccia alle streghe nell’Europa centrale possono essere ricondotte alla fusione di credenze cattoliche e protestanti, che ha creato una potente atmosfera religiosa satura di paura e sospetto. L’ossessione della Chiesa cattolica di sradicare l’eresia guidò la sua zelante ricerca della stregoneria, mentre l’enfasi del protestantesimo sulla salvezza personale e sulla fede individuale alimentò una mania delle streghe che si diffuse in tutta la Germania.
Uno dei fattori più importanti che hanno contribuito alla caccia alle streghe nell’Europa centrale è stato il Malleus Maleficarum, un manuale sulla caccia alle streghe del XV secolo scritto da due domenicani tedeschi, Heinrich Kramer e James Sprenger. Il testo alimentava l’ansia che circondava la stregoneria fornendo istruzioni dettagliate su come identificare, perseguire e punire le streghe.
Nell’Europa centrale i processi alle streghe erano caratterizzati da confessioni ottenute con la tortura, lasciando poco spazio agli imputati per dimostrare la propria innocenza. I metodi di tortura erano brutali, dalla rottura delle ossa all’estrazione delle unghie e all’applicazione di ferri riscaldati. Questo orrore culminò nell’esecuzione di massa di streghe, per lo più donne, che furono bruciate vive o impiccate nelle pubbliche piazze.
Nord Europa
Il Nord Europa, che comprende Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e paesi baltici, rappresenta un contesto culturale e legale distinto in cui la caccia alle streghe aveva un carattere diverso.
I processi alle streghe in questa regione raggiunsero l’apice durante il XVII secolo, con la Svezia che fu testimone di una delle più grandi cacce alle streghe nella storia d’Europa, con oltre 400 condanne ed esecuzioni.
Nel Nord Europa, la caccia alle streghe era influenzata dalle credenze luterane, dove il diavolo era visto come un nemico reale ma sconfitto di Dio e dell’umanità. Teologi luterani come Johann Weyer hanno sfidato la visione standard delle streghe, sostenendo che erano spesso vittime di superstizione, paranoia e ignoranza. Nonostante tali critiche, l’uso della tortura per estorcere confessioni era prevalente, con le donne colpite in modo sproporzionato.
Europa occidentale
Nell’Europa occidentale, compresa la Francia, i Paesi Bassi (che comprendono gli odierni Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) e il Regno Unito, il numero di processi alle streghe è stato relativamente inferiore rispetto ad altre regioni. Tuttavia, quando questi processi hanno avuto luogo, sono stati caratterizzati da meticolose procedure legali e da un sostanziale supporto probatorio.
Nei Paesi Bassi, il numero di esecuzioni derivanti da processi alle streghe è stato notevolmente inferiore. Ciò può essere attribuito alle rigide procedure legali seguite dai tribunali, che rendono difficile ottenere una condanna senza prove concrete. In particolare, la Repubblica olandese aveva un sistema legale straordinariamente liberale per l’epoca, distinguendosi come uno dei pochi paesi che consentivano la libertà di religione.
In Francia, i processi alle streghe erano sporadici e guidati principalmente da disordini sociali e timori di cospirazione. Un famigerato episodio, noto come L’affare dei veleni, si svolse durante il XVII secolo e comportò un’enorme indagine su presunte stregonerie, avvelenamenti e magia nera. Questa indagine ha coinvolto numerose persone, inclusi nobili di alto rango e membri della corte reale, evidenziando ulteriormente la natura dei processi alle streghe in Francia.
Nel Regno Unito ci fu un numero significativo di processi per stregoneria, in particolare nel XVI e XVII secolo. Ogni paese costituente – Inghilterra, Scozia e Galles – aveva il proprio sistema legale separato, con conseguenti alcune variazioni nella conduzione dei processi alle streghe in tutta la regione. L’Inghilterra ha assistito a notevoli casi di cacce alle streghe e processi, come i famigerati processi “Pendle Witches” nel 1612, così come i processi condotti dal cosiddetto “Witchfinder General” durante la metà del XVII secolo.
Europa del Sud
L’Europa meridionale, che comprende Italia, Portogallo, Spagna e Grecia, rappresenta una regione particolarmente diversificata, con diverse credenze e pratiche che circondano la stregoneria.
La caccia alle streghe in questa regione è stata influenzata da una fusione di cattolicesimo, folklore locale e credenze tradizionali, risultando in un’interpretazione unica della stregoneria.
In Italia, in un periodo segnato dalle accuse di stregoneria, prevalevano tali accuse in regioni come la Lombardia e la Toscana. Queste aree sperimentarono paura diffusa e isteria che circondava la magia malevola. Inoltre, nel Mezzogiorno d’Italia, si è svolta una forma insolita di processo per stregoneria. Gli imputati sono stati legati alle rocce e gettati in mare come mezzo di punizione.
Il Portogallo ha visto una notevole concentrazione di processi alle streghe nelle Azzorre e nelle isole di Madeira, influenzate dall’Inquisizione portoghese. L’Inquisizione portoghese fu istituita all’inizio del XVI secolo e all’epoca era una delle inquisizioni più attive in Europa. L’Inquisizione ha perseguito attivamente le persone accusate di stregoneria e molti degli accusati sono stati sottoposti a torture per estorcere confessioni. Si stima che circa 1.000 persone siano state accusate di stregoneria durante l’Inquisizione portoghese e che circa il 30% di loro sia stato giustiziato.
L’esperienza della Spagna con la stregoneria è stata in qualche modo unica rispetto ad altre regioni d’Europa. Sebbene l’Inquisizione fosse attiva anche in Spagna, ci furono relativamente meno processi per stregoneria. Invece, i processi per stregoneria in Spagna erano condotti principalmente da tribunali civili e in genere comportavano accuse di maleficium piuttosto che affermazioni esplicite di adorazione del diavolo. Si stima che tra il XVI e il XVIII secolo in Spagna si siano svolti circa 4.000 processi per stregoneria.
In Grecia, la caccia alle streghe era rara, con i pochi casi registrati che riguardavano principalmente superstizioni rurali e credenze popolari.
Europa orientale
I processi alle streghe nell’Europa orientale, che comprende paesi come Polonia, Ungheria, Russia, Romania, Ucraina e parti dei Balcani, sono stati spesso influenzati dalle dinamiche politiche. I processi divennero uno strumento per mantenere l’ordine sociale e rafforzare l’ortodossia religiosa. In Polonia, ad esempio, i disordini politici e la lotta per il controllo tra le varie fazioni hanno giocato un ruolo significativo nella proliferazione dei processi alle streghe. La potente nobiltà polacca, nota come szlachta, usava accuse di stregoneria per prendere di mira individui ritenuti minacciosi per la loro autorità.
Anche i conflitti religiosi hanno svolto un ruolo cruciale nel plasmare i processi alle streghe nell’Europa orientale. La regione ha assistito a uno scontro di diverse denominazioni cristiane, tra cui il cristianesimo ortodosso, il cattolicesimo e varie sette protestanti. Queste divisioni religiose spesso alimentavano sospetti e aumentavano le ansie, poiché gli aderenti di fedi diverse si guardavano l’un l’altro con sospetto e si accusavano a vicenda di praticare stregoneria e stregoneria. Le tensioni tra cristiani ortodossi e altre denominazioni, come cattolici e protestanti, hanno ulteriormente contribuito al fervore dei processi alle streghe nell’Europa orientale.
Inoltre, il panorama culturale dell’Europa orientale, con il suo ricco arazzo di tradizioni, folklore e credenze, ha lasciato un segno indelebile sulla natura dei processi alle streghe nella regione. Le usanze e le superstizioni pagane, profondamente radicate negli antichi sistemi di credenze indigene, coesistevano accanto alle pratiche cristiane. I processi alle streghe in Russia, ad esempio, sono stati contrassegnati da una combinazione unica di credenze pagane indigene, ortodossia russa e paure che circondavano le influenze straniere.
Gli esiti dei processi alle streghe nell’Europa orientale variavano significativamente da regione a regione. Alcune aree, come la Polonia e l’Ungheria, hanno assistito a un gran numero di esecuzioni, spesso con metodi brutali di tortura e isteria di massa. Al contrario, altre regioni, come la Russia e parti dei Balcani, hanno mostrato un approccio più moderato, con meno processi e un’attenzione particolare alla vergogna pubblica e all’esilio piuttosto che alle esecuzioni diffuse.
- “Witchcraft in Europe 400-1700: A Documentary History” Alan Charles KORS & Edward PETERS (Editors), University of Pennsylvania Press, 2001, ISBN: 978-0812217513
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