Gli archeologi hanno affermato che il santuario romano scoperto in Bretagna, una regione nel nord-ovest della Francia, potrebbe essere stato dedicato al dio romano della guerra, Marte. Hanno anche trovato una piccola necropoli nel sito.
La scoperta è stata fatta dagli archeologi dell’istituto di ricerca francese IRNAP in un sito nel comune di La Chapelle-des-Fougeretz.
A seguito degli scavi condotti per circa otto mesi, sono stati portati alla luce molti reperti affascinanti. Tra i reperti più significativi vi sono un santuario romano che forse fungeva da centro di culto religioso e una piccola necropoli contenente 40 tombe.
Periodo gallo-romano Il periodo gallo-romano iniziò quando la Francia passò sotto il dominio romano nel I secolo a.C. Nel corso del tempo, la regione divenne una parte significativa dell’Impero Romano. Tuttavia, con il crollo della Roma occidentale nel V secolo d.C., l’influenza romana in Francia diminuì gradualmente. |
Nelle tombe non sono stati rinvenuti resti scheletrici che siano riusciti ad arrivare ai giorni nostri. Tuttavia, i corredi rinvenuti nella necropoli rivelano che le tombe risalgono al tardo periodo gallo-romano.
Tra i corredi ci sono gioielli, ceramiche, monete e armi. Questi reperti sono interpretati come testimonianza dell’artigianato avanzato della regione e della ricchezza dei suoi abitanti.
Foto: Adrien Etienvre, INRAP
La scoperta di una tale varietà di corredi funerari suggerisce anche una struttura sociale complessa e gerarchica tra gli abitanti del tardo periodo gallo-romano. In particolare, la presenza di armi solleva interrogativi sul potenziale di conflitto e guerra nella regione in quel momento.
Santuario probabilmente dedicato a Marte, dio della guerra
Uno dei reperti significativi rinvenuti nel sito di scavo è una statuetta in bronzo. Tipicamente raffigurata mentre tiene una lancia in una mano, la statuetta simboleggia il dio romano della guerra, Marte. Sulla base della statuetta, gli archeologi pensano che il santuario romano potrebbe essere stato dedicato a Marte.
Foto: Emmanuelle Collado, INRAP
Oltre alla statuetta, spade e punte di lancia rinvenute nel sito avvalorano l’ipotesi che il santuario fosse dedicato a Marte. Spade e punte di lancia erano probabilmente usate nelle offerte rituali al dio.
Chi è Marte?
Marte, noto anche come il padre del popolo romano, è un dio della guerra nella mitologia romana.1 È il figlio di Giove e Giunone. Scudo, spada, lancia, aquila e lupo sono i suoi simboli più comuni. È associato alla fondazione di Roma poiché è il padre dei leggendari fratelli Romolo e Remo. Era spesso raffigurato nelle sculture come una figura muscolosa e imponente, con un’espressione feroce sul viso. Inoltre, è considerato il custode dell’agricoltura. Pertanto è stato spesso chiamato dai contadini per garantire un raccolto di successo.
Secondo i ricercatori, quelli trovati nel sito non solo illuminano la storia culturale della regione dal periodo romano, ma danno anche un importante contributo agli studi nel campo dell’archeologia e della storia. Gli oggetti e i resti del santuario possono aiutare a conoscere meglio le antiche pratiche religiose romane e possono anche offrire una prospettiva più ampia sull’interazione tra l’antica cultura romana e quella celtica.
Bretagna durante il periodo gallo-romano
La Bretagna era una regione in cui il popolo celtico chiamato Veneti aveva vissuto fin dall’età del ferro, prima che fosse conquistata dall’Impero Romano nel I secolo a.C.
Sotto il dominio romano, la Bretagna divenne parte della provincia della Gallia Lugdunensis, con capitale Lugdunum (l’odierna Lione). Tuttavia, la regione rimase in gran parte indipendente, con una forte cultura e lingua celtiche che persistettero nel Medioevo.
Nel periodo gallo-romano, la Bretagna era un importante centro commerciale, in particolare l’esportazione di stagno e altri metalli. L’area ebbe anche una significativa presenza militare, con diversi accampamenti e forti militari romani allestiti lungo la costa.
Nonostante l’integrazione della Bretagna con l’Impero Romano, continuò a subire periodiche invasioni e incursioni da parte di tribù germaniche e altri nemici. Fu occupata dai Sassoni e da altri popoli germanici nel V secolo d.C. Ciò ha portato al crollo del dominio romano nella regione.
Link esterno
- “Playing with Time: Ovid and the Fasti”, Carole Elizabeth NEWLANDS, Cornell University Press, ISBN: 9780801430800[↩]